L'Americano
Un cocktail tanto Italiano non poteva che chiamarsi Americano. I suoi ingredienti, infatti, sono il Bitter Campari di origine milanese e il Vermouth rosso proveniente da Torino. Per questo motivo nel capoluogo lombardo c’è anche chi lo chiama Milano-Torino. Eppure da dove deriva il nome di questo celebre aperitivo? Ed è giusto parlare di celebrità proprio perchè è stato menzionato e scelto da James Bond in Casinò Royale e Bersaglio Mobile, oltre che comparso più volte nel recente film The Tourist. Si pensa che a inizio secolo, presumibilmente negli anni ’30, molti baristi, presi anch’essi dalla voglia di copiare gli americani, hanno creato questo drink seguendo la moda d’oltreoceano. Da precisare, infatti che anche il nome della tecnica di preparazione, Build, è di origine straniera: significa “costruire” direttamente nel bicchiere. A quasi un secolo dalla nascita, oggi l’Americano è uno dei cocktail più conosciuti e bevuti soprattutto prima dei pasti.
Gli ingredienti: Vermouth Rosso, Campari Bitter, soda (o seltz).
Istruzioni per la preparazione:
- Si prende un bicchiere che può essere di tipo Juice, Tumbler o Highball, e lo si riempe di ghiaccio;
- Si versa una quantità uguale di Vermouth Rosso e di Campari;
- si aggiunge della soda miscelando leggermente e con cura. A discrezione del cliente si può aggiungere più o meno soda;
- Sul bordo del bicchiere si posizione una piccola fetta di arancia (ricetta originale) o di limone;
- Alcuni prediligono aggiungere anche una scorzetta di limone all’interno del coktail.
L’Americano ha un gusto fresco e deciso. Può essere bevuto anche come drink post cena nella variante con più soda. Non essendo di alta gradazione come il suo “parente” Negroni, che in più ha il Gin, l’Americano si gusta piacevolmente e fa sempre una buona figura.
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Il Negroni
Il cocktail Negroni risale agli anni '20.
Siamo a Firenze, per la precisione al Caffè CASONI, luogo storico di ritrovo dell'aristocrazia gigliofiorita. Il barman Fosco SCARSELLI è abituato a servire al noto ed apprezzato conte Camillo NEGRONI il solito Americano, drink col quale il bel mondo dell'epoca, e il conte Negroni, erano soliti iniziare le serate. Per fare l'Americano cocktail all'epoca si usava il Carpano o il Cinzano, poiché il Martini non era ancora il mito che è nei nostri giorni e di Bitter, quello sì che era il Campari! E pensate che l'Americano viene addirittura allungato con uno spruzzo si selz!
Al Conte Negroni, fiero ed incallito bevitore, che da oltre ventanni iniziava le serate con un drink, questa bevanda marroncina cominciava a non garbare più: troppo delicato! Il conte, da buon uomo di mondo, propose al barman di rafforzare l'aperitivo, tanto togliendo il selz poi aggiungendo qualcosa; alla fine aggiunsero del gin, liquore che il Negroni aveva scoperto nei suoi viaggi a Londra.
Il nuovo aperitivo piacque molto al conte, e molto anche ai modaioli avventori del mondano Caffè Cassoni che cominciarono a chiedere l'Americano alla maniera del Conte Negroni, e poi definitivamente e semplicemente un Negroni!
Il barman, durante una gara internazionale presentò il nuovo cocktail chiamandolo in onore del conte, Negroni.
Ricetta Negroni
Bicchiere : Old fashion
Ingredienti :
3/10 di Vermouth rosso Martini
3/10 di Campari
3/10 di Gin (inglese)
Preparazione :
Mettete del ghiaccio nel bicchiere e dosate bene in ordine i liquori. Se avete poca dimestichezza nel dividere visivamente il bicchiere in dieci parti usate il bicchierino dosatore.
Mescolate delicatamente e servite con una fettina di arancia tagliata a mezza luna.
Il Negroni sbagliato è un aperitivo creato nel Bar Basso di Milano negli anni sessanta dal bartender Mirko Stocchetto e in genere chiamato semplicemente Sbagliato.
Differisce dal classico Negroni fiorentino per la presenza dello spumante brut, che sostituisce il Gin. Il drink diventa così più leggero grazie alla minore presenza alcolica.